Super pagella Milan-Barcellona
Pagellona Milan-Barcellona!!!
Milan:
Abbiati 6: non impeccabile su un tiro ravvicinato in avvio, per il resto ha poco lavoro fino al finale quando si salva su Messi. Ma pesa il rigore procurato su Sanchez e non visto da Eriksson.
Bonera 6.5: conferma il momento di grazia. Dalla sua parte transita principalmente Iniesta, il meno offensivo del tridente e lui se la cava in scioltezza, come pure di fronte a Tello nel finale di gara.
Nesta 6.5: pur al rientro tira fuori dal cilindro una prestazione tutta intelligenza e classe per bloccare, quando ci riesce, la velocità di Messi. Esce acciaccato ma applauditissimo. (Mesbah sv: che brivido quella prolungata trattenuta su Puyol nel finale…).
Mexes 6: soffre la velocità di Sanchez ma nel complesso regge bene, protetto anche da Nesta.
Antonini 7.5: rimarrà a lungo negli occhi dei tifosi l’eccezionale diagonale su Sanchez, bissata nel finale con un salvataggio disperato su Tello. A questo unisce una partita di grande sostanza, concentrazione ed attenzione sul cileno e su chiunque transiti dalle sue parti.
Nocerino 5.5: conferma il periodo di appannamento, forse dovuto al fatto che gioca quasi ininterrottamente da inizio stagione. Frenato in parte dalla diffida rincorre tutti come nel suo repertorio ma esce troppo presto dalla scena e si fa schiacciare, pur agendo nella zona in cui il Barça attacca di meno.
Ambrosini 7: arriva su ogni pallone, lotta e corre fino al 90’, interdice ed imposta le ripartenze. Capitano coraggioso nei primi minuti quando orchestra il pressing con maestria, è lui a doversi occupare spesso e volentieri di Messi e la missione sostanzialmente riesce. Impeccabile anche nei momenti più difficili come schermo difensivo e ne ha fino alla fine quando tampona qualunque avversario.
Seedorf 6.5: comincia con insospettata mobilità in fase di pressione ma è anche il più lucido in costruzione. E’ lui a mettere sul piede di Ibra l’occasione del vantaggio. Cala un po’ alla distanza ma non gli si poteva certo chiedere di rincorrere Xavi e c. per 90’.
Boateng 6: doveva essere una delle armi tattiche ma funziona solo nei primi minuti, quando si mangia un gol dal limite. Poi rallenta e si schiaccia troppo sul centrocampo, pur collaborando in fase difensiva. (Emanuelson 5.5: non sta bene e si vede perché non entra in partita e sbaglia praticamente tutto, a partire da un facile stop appena entrato).
Ibrahimovic 5: altra delusione continentale. Da matita rossa l’errore che nega il vantaggio in un momento cruciale della partita, male anche un facile stop in avvio di ripresa al limite dell’area avversaria. Purtroppo fatica ancora ad entrare in partita nelle gare che contano e pur avendo l’attenuante di rimanere a lungo isolato il suo è essenzialmente un blocco psicologico. Sarà diverso al Camp Nou?
Robinho 5: imperdonabile l’errore in apertura, dal quale si riprenderà a fatica vagando per il campo senza rifornimenti, pur ripiegando con generosità. Ha l’attenuante delle precarie condizioni fisiche. (El Shaarawy 6: più reattivo e mobile del compagno, tenta ma senza successo di allungare la squadra).
Allegri 6: prova a giocarsela con coraggio ma dura poco. Ma non vuole difendersi ad oltranza ed allora nella ripresa la squadra esce con una discreta personalità. Giuste le scelte, su tutte quelle dei terzini, ma viene tradito dagli attaccanti.
Barcellona:
Victor Valdes 6: graziato da Robinho, bravo e freddo su Ibra. Per il resto è spettatore.
Dani Alves 5.5: il più penalizzato dal campo in pessime condizioni (tacchetti sbagliati?), spinge con la solita continuità ma insolita imprecisione.
Piquè 6: non è la sua miglior stagione. Va in bambola fin dall’inizio e si fa saltare nei pochi guizzi di Ibra ma poi si riprende bene e non sbaglia più nulla.
Mascherano 7: ha trovato il ruolo giusto. Barcolla in avvio nell’occasione di Robinho ma si riprende subito non lasciando passare più nulla, leggendo in anticipo tutte le azioni e dedicandosi all’impostazione.
Puyol 6: non può certo avere la spinta di Adriano o dello stesso Abidal, quindi sale molto raramente e pure dietro soffre quando attaccato, ma non commette alcun errore grave.
Keita 5.5: la carta a sorpresa di Guardiola si sistema sul centrodestra ma trotterella senza mai entrare nel vivo del gioco.
Xavi 6.5: si sposta dove e come vuole in perfetto stile guardioliano, va in difficoltà nei primi minuti di fronte al pressing rossonero ma poi comincia a nascondere il pallone agli avversari. Alla fin fine però lo trasporta troppo lentamente.
Busquets 6: il solito lavoro poco visibile ma molto prezioso anche in appoggio alla difesa, rimane comunque uno dei pochi “terrestri” del gruppo.
Sanchez 6: forse agisce troppo vicino alla porta per sprigionare la sua velocità, ed infatti è pericoloso quando parte da dietro. Si accende ad intermittenza ma è un pericolo costante e si procurerebbe un rigore, pur tra qualche preziosismo di troppo. (Pedro: sv).
Messi 6.5: inizio in sordina, ma dura poco. Centravanti, ala: fa tutto con la consueta velocità di gambe e di pensiero, sembra eclissarsi dalla partita ma poi te lo ritrovi nel cuore dell’area. Qalche volta però sbatte contro la classe di Nesta.
Iniesta 5: il più in difficoltà del tridente, la squadra attacca essenzialmente a destra e lui fatica ad entrare in partita, innervosendosi pure un po’ troppo. (Tello 5.5: giovanissimo, veloce e spumeggiante ma ancora troppo egoista. Acerbo).
Guardiola 6: San Siro non gli porta bene. Certo va meglio rispetto a due anni fa ma la squadra torna a dare l’impressione di essere troppo leziosa. D’altronde il tutti fanno tutto e l’interscambiabilità dei ruoli determina questi rischi: si pensi alla partita impalpabile di Iniesta. Ed i canterani in panchina non sembrano fenomeni.
Arbitro:
Eriksson 5: non all’altezza del compito. Grave l’incertezza sul rigore mancato, difetta in coraggio e personalità. Discutibile l’ammonizione di Ambrosini.